ALLA BASE DELLA CARPENTERIA: IL BULLONE

ALLA BASE DELLA CARPENTERIA: IL BULLONE

Vi siete mai chiesti qual è l’origine di un oggetto di uso comune come il bullone?

Pur essendo il bullone simbolo della produzione industriale, le sue origini come bullone filettato con dado risalgono al 1568, quando in Francia venne realizzato il primo macchinario per intagliare i filetti delle viti. Successivamente, nel 1641 in Inghilterra, avvennero importanti miglioramenti nei cicli produttivi, rendendo la diffusione su larga scala più semplice.

A distanza di quasi due secoli, altre due tappe e un evento importante hanno cambiato la storia del bullone. Nel 1818, nel Connecticut, Rugg inventò due macchinari per la produzione dei bulloni e, con l'arrivo dell’energia elettrica, le lavorazioni accelerarono, portando la produzione a essere sei volte più veloce. Nel 1859, sempre nel Connecticut, Clark registrò il brevetto per la realizzazione di viti direttamente da barra tonda, cambiando per sempre il volto del bullone.

In tutti questi anni, il bullone ha subito una forte evoluzione. Dalla produzione in ferro, soggetta a rotture e ruggine, si è passati a materiali temperati e trattamenti termici che lo rendono quasi indistruttibile, anche di fronte agli agenti atmosferici.

Avete mai pensato a quanti settori vengono coinvolti da questo semplice oggetto? Soltanto nell’ambito produttivo possiamo pensare al settore metalmeccanico, energetico, petrolchimico, eolico. Ma gli ambiti di utilizzo non si esauriscono qui: dai parchi divertimento ai trasporti, fino alle strutture per grandi eventi, il bullone rimane un elemento essenziale.

A quasi 500 anni di distanza, questo piccolo e semplice elemento non ha ancora trovato una degna sostituzione.

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